"Se non fai sesso a 14 anni sei una sfigata", i dati dell'inchiesta choc sulle giovanissime
I tempi sono decisamente cambiati e anche il sesso è ormai argomento del giorno per le 14enni moderne. Una vera e propria ossessione: fare sesso dovunque e con chiunque per essere accettate dal gruppo e diventarne parte integrante. Questo è ciò che è emerso da un'inchiesta condotta da Il Fatto Quotidiano (con la firma di Beatrice Borromeo). Ne vien fuori che il rapporto sessuale è una sorta di status necessario per l'inserimento nella "società."
Racconta una giovanissima di nome Chiara:
"Se esci con un ragazzo per un paio di settimane, è normale masturbarlo almeno. Sì, lo racconti in classe, ma non è una gran notizia: nessuno si stupisce". Non si diventa popolari nemmeno per il sesso orale: "Le mie amiche lo fanno spesso nei bagni delle discoteche, il sabato sera. Poi ci ridono su: 'Tanto ero ubriaca', dicono".
La cosa sconvolgente è che il giorno dopo le ragazzine spesso non si ricordano neppure con chi hanno fatto sesso, raccontando di aver avuto un rapporto solo per diventare grandi.
Se è vero che baciarsi è bello ed è il primo atto che sancisce l'attrazione nei confronti di una persona, occorre però dire che con un bacio di 10 secondi, da una bocca all'altra, vengono trasferiti circa 80 milioni di batteri.
Care amiche, oggi andiamo a scoprire dei piccoli dettagli e curiosità sull'organo sessuale maschile, che probabilmente ancora non conoscevamo. Scopriamole insieme senza tabù.
Care amiche, avete mai pensato al fatto che gli uomini sono più propensi a fare sesso anche quando non godono di ottima salute, al contrario di noi donne? Ebbene un recente studio della McGill University di Montreal, condotto dal ricercatore canadese Jeffery Mogil e pubblicato sul Journal of Neuroscience, ha messo in evidenza che, anche in presenza di un dolore forte e straziante, i maschietti sono sempre interessati al sesso, mentre le donne, anche in caso di dolore minimo, preferiscono astenersi. In uno dei primi esperimenti che sono stati effettuati, i ricercatori hanno cercato di capire come il dolore potesse influenzare il desiderio sessuale dei topi.
In primis è stato verificato che maschi e femmine fossero interessati gli uni alle altre, salvo poi metterli sui lati opposti di una gabbia che è stata divisa nel mezzo. La parete divisoria conteneva fori troppo piccoli affinché i topi maschi potessero inserirvi i loro organi genitali, ma le aperture erano tali da consentire alle femmine di avvicinarsi ai maschietti desiderati. Ebbene, ne è emerso che le femmine passavano pochissimo tempo vicino alle aperture, che le collegavano ai topi maschi, in presenza di un dolore o fastidio che fosse anche minimo. I maschietti invece si comportavano allo stesso modo anche quando veniva ad essi iniettata una sostanza chimica nei genitali per provocare un dolore grande. Il desiderio sessuale, in tale caso, non diminuiva affatto.
Per spiegare il comportamento delle donne, che non vogliono far sesso in caso di dolore, bisogna tener conto anche del fatto che il desiderio sessuale delle femmine è influenzato dal contesto e da fattori come fiducia in se stesse e paura. L’esperimento condotto sui topi dai ricercatori australiani evidenzia che la ragione di ciò sia però biologica. Il Dr. Mogil, autore della ricerca, ha affermato:
“Non sappiamo quanto la libido delle donne sia influenzata dal dolore. Se lo è in misura concreta, questo potrebbe essere il metodo naturale che utilizzano per evitare di rimanere incinte e di avere la responsabilità di allevare un bambino mentre sono malate. Gli uomini, al contrario, non hanno tali preoccupazioni. Per i maschi, una volta avvenuto il concepimento è finita, il loro lavoro è fatto”.