Il risultato?
Aumenta la ritenzione idrica, l'appesantimento linfatico e il carico venoso. I liquidi ristagnano nei tessuti provocando gonfiore e accumulo di tossine e stimolando la comparsa di cellulite. Sembra la premessa di un film horror. In realtà, spesso col caldo succede proprio questo, l'organismo non si rivela in grado di eliminare in tempi brevi questo accumulo, e noi ci riempiamo di liquidi, tossine e cellulite. Per di più, in alcune donne il problema della ritenzione idrica si acuisce nei momenti del ciclo interessati da un innalzamento del livello degli estrogeni.
Cosa fare?
- Dichiarare guerra al nemico numero uno della ritenzione idrica: il sodio, contenuto nel sale, che fa trattenere acqua al corpo. Occhio al sale che ingeriamo senza accorgercene e nascosto in alimenti come formaggi, affettati, pane, cracker e cibi in scatola.
- Tisane drenanti. Certo l'estate non è proprio la stagione ideale per una bevanda calda, ma possiamo preparare le nostre belle tisane e farle raffreddare, metterle in un thermos e portarle in spiaggia da bere durante la giornata.
- Alimenti drenanti: preferiamo cibi ricchi di potassio, che aiutano ad eliminare acqua stimolando la diuresi come Kiwi, banane, melone, anguria, albicocche, patate, spinaci, finocchi, fagioli, fave, piselli, sardine, sgombri, merluzzi, mandorle, noci e nocciole.
- Attività fisica regolare: aiuta il metabolismo riattivandolo e rinforzando il microcircolo. Ma attenzione a cosa scegliere: si a passeggiate, nuoto e bici. No a corsa, aerobica, spinning e sollevamento pesi, controindicati a causa dei frequenti impatti col terreno. Ottimo anche lo stretching che favorisce il ritorno venoso e l'eliminazione delle tossine.
- Succo di mirtillo: agisce positivamente sulle funzionalità dei capillari, eliminando gonfiore
- Linfodrenaggio: efficacia immediata per il trattamento di Linfodrenaggio che stimola l'eliminazione dei liquidi in eccesso e contrasta la ritenzione idrica con risultati che potremo vedere già dalla prima seduta.
Cosa ci dice la psicosomatica?
Analizzando un po' più a fondo questo inestetismo, ci accorgiamo che la ritenzione idrica, una stasi dei liquidi nel corpo, è collegata a una stasi di tipo energetico-esistenziale. Attraverso la cellulite, il corpo delle donne che hanno subito un trauma amoroso, si protegge da un ulteriore dolore, quasi ad attutire il rischio di nuovi colpi e ferite sentimentali. La svalutazione estetica porta la persona alla rinuncia a un nuovo coinvolgimento affettivo e sessuale, creando appunto una corazza, una barriera anestetica e antiestetica contro gli attacchi esterni.
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