Femminicidio, oggi si celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Oggi, 25 novembre, si svolge la Giornata mondiale Onu contro la violenza sulle donne. In varie parti del mondo, sono state organizzate diverse iniziative. A Roma, ad esempio, un flash mob della CGIL. Perché c'è la necessità di mettere in atto una giornata che sensibilizzi le popolazioni su questo delicato tema? Semplice: più del 70% delle donne del globo, infatti, ha subito violenza, almeno una volta nel corso della propria esistenza. In Italia, dall'inizio del 2013, si contano già 128 vittime di quello che è stato definito "femminicidio".
A ricordare questi dati allarmanti e preoccupanti, il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. La violenza sulle donne smuove le coscienze e mette in moto dei meccanismi di ribellione e di richiesta di aiuto dalle istituzioni che, qualche passo in avanti, lo stanno compiendo. Bisogna difendere le donne, soprattutto dal punto di vista legislativo e stabilire pene severe e incisive per chi si macchia di crimini che vanno a ledere la donna, dal punto di vista psicologico e morale, soprattutto quando è fortunata e riesce ad uscire da un circolo vizioso alla cui base c'è l'amore che si prova per un uomo che non la vede come un semplice oggetto fra le sue manu, una bambola alla quale può anche togliere la vita, se lo ritiene giusto.
Laura Boldrini, presidente della Camera, ha espresso le seguenti parole a riguardo: "Dobbiamo porre l'attenzione su un fenomeno terrificante, ancora in aumento, che si può contrastare con la prevenzione, ma servono risorse adeguate". In attesa delle risorse, però, il Ministero della Salute sta lavorando a un progetto per un percorso nei Pronto Soccorso riservato alle vittime di violenza, con un luogo dedicato all'accoglienza, nel quale le donne abusate e oltraggiate potranno trovare un riparo e aiuto concreto.
"La bellezza salverà il mondo", il calendario 2014 delle donne malate di cancro (FOTO)
La bellezza passa non solo attraverso le forme sinuose del corpo o un viso perfetto, ma anche attraverso la "semplice" gioia di vivere, l'opportunità di continuare ad esistere. E nessuno, meglio di una persona malata, può sapere quanta importanza abbia godere appieno di ogni giorno a nostra disposizione sulla Terra, vivendo in toto emozioni e sentimenti, riuscendo ad essere felici anche per quelle che spesso ci appaiono solo come piccole cose.
Bikini bridge, la nuova pericolosa ossessione delle donne: scopriamo cos'è
Sembra essere ormai diventata una vera e propria ossessione dopo quella dello spazio fra le cosce, definito Thigh Gap. Parliamo del ponte, anzi il "bridge". Non certo un ponte qualsiasi, ma quello creato dalle ossa sporgenti delle anche che formano con l'orlo dello slip del costume, quando noi donne siamo sdraiate a prendere il sole. Questo capita quando si è talmente magre che la pancia non riesce a toccare lo slip del bikini.
Per molte ragazze il bikini bridge è diventato un'ossessione anche grazie ai social network che hanno infuriato sul fenomeno a colpi di hashtag come #bikinibridge e #bikinibridge2014. Le ragazze che amano profondamente questo ideale estetico hanno sommerso il web di foto che mostrano il bikini bridge e facendo capire al mondo intero che l'essere magre a tutti i costi rimane ancora un'idea troppo radicata.
In molti hanno criticato il fatto che tutto ciò spinga le donne verso ideali malsani e irraggiungibili, facendole poi ammalare.
Al momento sembra che a nulla servano gli avvertimenti di chi denuncia la pericolosità di questa moda che comporta l'alterazione e la modifica del corpo della donna. Attenzione amiche a non farvi irretire.
Gli uomini preferiscono le donne basse, lo conferma una nuova ricerca
Care amiche, se avete sempre invidiato le belle, altissime, stangone che sfilano sulle passerelle di mezzo mondo, da oggi siate fiere della vostra statura, soprattutto se normalmente vi considerate basse.
Chirurgia plastica, i segni degli "orrori" sul corpo delle donne (FOTO)
Se è vero che ogni donna vorrebbe essere perfetta, occorre, però, anche ricordare che la strada verso la perfezione fisica non solo è praticamente impossibile, ma anche tortuosa e colma di ostacoli. Ricorrere alla chirurgia plastica non è certamente cosa semplice ed una fotografa coreana, Ji Yeo, ha deciso di raccontare quel che si cela dietro un intervento plastico attraverso delle immagini.