La Commissione europea ha avviato due procedure di infrazione contro l’Italia per aver calpestato i diritti di chi viaggia in aereo,
traghetto e pullman, violando la normativa comunitaria.
Nell’ emergenza sanitaria per il Covid-19, l’Italia con le proprie leggi ha violato i diritti dei consumatori e viaggiatori europei, concedendo la possibilità alle società di trasporto di assegnare un voucher ai viaggiatori, senza possibilità di rimborso del biglietto, per il viaggio in aereo, in treno, in traghetto o in pullman cancellato a causa della pandemia.La legge 27/2020, che ha convertito il decreto Cura Italia, concede questa possibilità alle società di trasporto fino al 30 settembre 2020.
Una soluzione che tuttavia è illegale secondo la normativa Ue e in particolare viola il regolamento europeo n.261 del 2004, secondo il quale il viaggiatore avrebbe sempre il diritto di scegliere tra il rimborso del biglietto entro sette giorni o l’assegnazione di un voucher dello stesso importo del biglietto.
Una disposizione che sarebbe dovuta rimanere in vigore anche in un periodo straordinario come quello dell’emergenza Covid-19.
La procedura, che la Commissione ha avviato anche nei confronti della Grecia, potrà condurre a pesanti sanzioni ma, al momento,
è nella sua fase iniziale.
I due Paesi hanno adesso due mesi per rispondere all’esecutivo dell’Unione Europea, Tra le due parti il dialogo è già in atto da tempo, senza però aver portato ad oggi soluzioni rilevanti.
Staremo a vedere cosa accadrà e se ci saranno risvolti positivi per i poveri viaggiatori che si sono trovati a dover rinunciare sia ai loro soggiorni che al rimborso in denaro.