Nel 2006, la società progettò uno store online che offriva alla clientela ben 30 marchi, con collezioni già presenti nei negozi.
Il risultato finale fu di un unico grande store virtuale multimarca, composto da Yoox.com e thecorner.com (2008 boutique online, orientate verso stereotipi innovativi e originali).
Delle vere e proprie vetrine virtuali posso essere considerate anche le piattaforme del calibro di luisaviaroma, net-a-porter o couture.lab in cui si trova una selezione di capi più mirata e ricercata, definibili "exclusive collection".
Giocano, invece, di anticipo i siti come www.modaoperandi.com, via d'accesso privilegiata alle collezioni presentate in passerella.
Ma si sa, i veri fashion addict prediligono lo shopping in boutique, soprattutto per il servizio offerto loro e per l'allestimento del prodotto, studiato nei minimi dettagli dai look coordinati e versatili. La spesa, però, deve valere l'impresa: da tale esigenza nascono nelle maisons di lusso le "ispettrici" (nate a Hong Kong nel 2005) internazionalmente chiamate Mistery Shopper, ossia finti clienti per testare la professionalità e il livello di servizio.
La defininirei la classica figura che fa venire brividi lungo la schiena. Esse si aggirano come avvoltoi intorno alle povere prende che si divincolano tra allestimento, cassa, magazzino e psicanalisi con tanto di chaise longue.
Però, ovviamente, l'esercito di mistery deve necessariamente salvaguardare il nome dell azienda, la quale filosofia va ben difesa dai look coordinator. Essi, a loro volta, devono farsi rispettare in ugual modo da clientela poco cordiale e priva di senso del tempo, magari con una frase del tipo: "Signora si faccia un bel giro, magari largo grazie!" ma rigorosamente sempre con il sorriso...
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