Per i prodotti di bellezza venduti nell’Unione Europea, l’11 marzo, è una data storica. Per un duplice motivo. Il nuovo regolamento europeo sui cosmetici prevede infatti da un lato il divieto di sperimentazione sugli animali in tutte le fasi di produzione nonché l’importazione di materie prime e di ingredienti testati su animali fuori dall’Unione Europea e, dall’altro, introduce l’obbligo per le case produttrici di fornire ai consumatori una maggiore trasparenza.
In particolar modo, le aziende da ora in poi dovranno comunicare alla Commissione europea l’eventuale impiego di nanomateriali nei propri prodotti prima della loro immissione sul mercato ed indicarli in etichetta. Ciò va ad ulteriore garanzia del consumatore poiché essi sono nanostrutture che non svolgono alcuna azione biologica sulla pelle. Il legislatore europeo è finalmente intervenuto dopo decenni di lotte da parte delle associazioni animaliste ma anche in seguito alla sempre più crescente pressione da parte dei consumatori. Un evento questo che non poteva passare in sordina.
Vivisezione: una pratica giusta?