L’alpinista altoatesina che a soli 23 anni conquista la vetta del Lhotse 8.516m.
Tamara Lunger, grande sportiva, è nata a Bolzano in Alto Adige. E’ la prima di tre sorelle, genitori Margareth e Hansjorg, che è un appassionato alpinista e scalatore, cosi già da bambina Tamara entra in contatto con le montagne. Pratica tanti sport, tra i quali l’atletica leggera ed è per due volte vice-campionessa italiana nel lancio di disco, ma la sua passione la spinge sempre verso la montagna, cosicché nel 2002 inizia con lo scialpinismo e le prime gare scialpinistiche. Come membro della squadra nazionale riesce a vincere tanti titoli importanti, tra questi campionessa italiana nel 2006 e 2008; vice-campionessa nel 2007; vince la Pierra Menta nel 2007; e nel 2008 ed anche il titolo di campione del mondo sulla distanza lunga nel 2008. Dopo le numerose gare di sci alpinismo cerca nuove sfide in alta montagna. È proprio lì dove si sente a suo agio, dove si sente libera, dove vive una sensazione indescrivibile di gioia e di soddisfazione.
Lo scalare in montagna non è solo neve e roccia, per lei è una ragione di vita che le fa vivere in modo più consapevole, più intenso e più riconoscente ogni istante che può spendere in montagna. Ma la montagna per lei significa anche rendere una certa prestazione. Chi una volta ha annusato aria d’agonismo, cercherà per sempre di superare i propri limiti, di porsi nuove sfide e non importa che si tratti di un “più veloce”, un “più difficile” o un “più alto”. Poche donne vogliono affrontare le esigenze di una spedizione sulle vette più alte del mondo. Ma per Tamara Lunger non conta il misurarmi con altre alpiniste, ma bensí la sfida con se stessa. Che cosa sarà ancora capace a raggiungere, quanto difficoltoso può diventare il tutto, fino a che punto saprà sopportare gli sforzi fisici e psichici? Per un’atleta come lei, lo sconosciuto è ciò che non tutti fanno. Non solo la conquista di nuove vie e montagne mai scalate saranno le sue mete, ma Tamara vuole anche provare una combinazione tra lo scalare in quota e il base jumping, che è un sogno che ha da tanti anni.
Già all’età di 14 anni aveva in mente il pensiero di scalare un ottomila e da sempre aveva una certa idea di come doveva essere. Esattamente così fu nel 2009 durante il suo primo soggiorno in Nepal. Da lì le cose erano chiare per lei ed era questo che voleva nel suo futuro e nient’altro. Sappiamo che le montagne sono una parte essenziale della sua vita. Se parla della montagna, si agita e sente la voglia di far di più. È una passione profonda dentro il suo cuore e la sua testa è la forza esecutiva e trainante che le fa credere in se stessa e nelle sue capacità. Ovviamente ci vuole anche tanto allenamento duro e la convinzione di poter compiere cose impossibili.
Anche se le sue imprese in montagna non vanno sempre a finire così come le vorrebbe lei, perché la montagna spesso ti pone dei limiti, sono comunque molto grata di ogni minuto che posso viverci. C’è sempre qualcosa di positivo dentro ogni cosa, la montagna istruisce e rimprovera, fa capire tante cose ed ogni tanto ferisce, ma ogni piccola cosa è sempre un arricchimento per la vita, ogni piccola cosa rinforza e fa maturare.
Tamara Lunger è una sognatrice. Diversamente dal solito Lei non si è però limitata a vivere i sogni solo nel mondo della fantasia, ma ha deciso di dare gambe ai propri sogni e lavorare duramente per trasformarli in realtà. Questa è infatti la differenza da chi vorrebbe e di chi vuole. Lei sa che non esistono sogni impossibili ma semplicemente ciò che cambia è il “come” e il “quanto” si deve lavorare per raggiungerli e concretizzarli. Tamara ha deciso di puntare molto in alto e dunque ciò che la aspetta è un duro ed intenso lavoro. Ma sarà il più bel modo per sentirsi viva ed autentica.
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